“E-commerce in Italia 2016″ a Vicenza: 10^ edizione di Casaleggio Associati
Il 7 luglio Davide Casaleggio ha presentato, a Vicenza, il decimo report annuale “E-commerce in Italia 2016”, una tra le più considerevoli e autorevoli ricerche in riferimento al commercio sul web in Italia. L’evento in questione è stato organizzato dal Centro Produttività Veneto. Il rapporto dell’anno in corso ha toccato varie tematiche come: lo stato dell’e-commerce in Italia e nel mondo, i trend e le strategie del commercio online, l’ormai prioritario “mobile commerce” e l’enorme potere dei marketplace.
Nel 2015, la vendita online in Italia ha visto una crescita del 19%, arrivando a toccare il fatturato di 29 miliardi di euro. Le aziende italiane -o filiali italiane di gruppi internazionali- che sono state coinvolte in questa ricerca, sono state più di 3.000. Mentre, i dati rilevati a livello mondiale ci dicono che nel 2015, prodotti e servizi venduti online rappresentano il 7,4%. In dollari? 1.671 miliardi.
Un evento di riferimento per il settore e-commerce
Nel 2016 sono ben 16 mila le aziende che si sono affidate all’e-commerce ed è stato stimato che, nel 2025, diverranno 50 mila.
I settori più in voga? Ecco qui le statistiche!
- 47% tempo libero
- 30% turismo
- 8% centri commerciali
- 6% campo assicurativo
- 3% elettronica
- 1.9% alimentazione
- 1.8% editoria
- 1.6% moda
- 0.5% casa e arredo
- 0.2% salute e benessere
Investimenti nel web marketing
All’interno della sala dell’hotel Tiepolo di Vicenza, Davide Casaleggio ha illustrato anche quali sono gli investimenti nel campo del web marketing che vanno per la maggiore, da parte delle aziende italiane. Secondo i sondaggi, la fetta più grande di investimenti viene fatta per il “Keyword Advertising”, un sistema che dà la possibilità di acquistare spazi all’interno dei motori di ricerca per avere maggiore visibilità. Al secondo posto troviamo l’attività SEO, cioè l’ottimizzazione del sito attraverso strategie volte a migliorarne la posizione nei risultati non a pagamento. Il 14 % del budget invece, è impiegato per la promozione sui social network e infine per l’e-mail marketing.
Principale KPI esaminato nel report “E-commerce in Italia 2016”
Tra i principali aspetti esaminati dallo studio di Casaleggio Associati, c’è il conversion rate: la percentuale di visitatori che, una volta entrati nel sito, hanno effettuato l’azione desiderata, cioè l’acquisto. In Italia questo dato si aggira intorno il 1.5%, più basso rispetto a due anni fa. Ma cosa può ottimizzare il conversion rate secondo i merchant italiani?
Gli aspetti da prendere in considerazione, secondo il report, sono questi:
- semplificare il processo d’acquisto
- infondere un senso di convenienza nel consumatore
- assistere il cliente durante la fase d’acquisto
- fare percepire al cliente che sia la scelta giusta
- mantenere una relazione con il cliente
- rendere veloce l’acquisto
- trasmettere un senso d’urgenza (mostrare all’utente, ad esempio, la disponibilità limitata del prodotto)
Ultimo dato, estremamente significativo di come può evolvere l’e-commerce nei prossimi anni, è che il settore del mobile si è dimostrato un canale ottimale per vendere. Lo scorso anno c’è stata una crescita esponenziale dell’acquisto da dispositivo cellulare, dovuta al fatto che gli utenti hanno acquisito maggiore fiducia e sono più propensi a concludere l’acquisto da mobile. Il fatturato mobile in Italia nel 2015 si aggira intorno al 22% del totale, prova del fatto che l’attenzione per questo canale si dimostra pressoché indispensabile.
Il report “E-commerce in Italia 2016” giunto ormai alla decima edizione, è stato presentato dalla Presidente del Gruppo di Studio per il Settore Orafo del CPV, Gabriella Centomo. Lo studio è stato reso possibile grazie alle oltre 400 aziende che hanno partecipato attivamente a questionari e interviste e perciò, alla produzione dei dati in esso contenuti.